ANSIA DA PRIMO ESAME UNIVERSITARIO? COME SUPERARLA IN 6 MOSSE



Il Primo esame Universitario rappresenta una delle sfide più grandi che studenti e studentesse devono affrontare. Questo grosso gradino, purtroppo, se non affrontato con la giusta accortezza può generare ansia da prestazione e sentimenti di inadeguatezza , in grado influenzare il proprio rendimento lungo tutto il percorso accademico.


Perciò, oltre ad avere e sviluppare un efficace metodo di studio, occorre mettere in campo anche le seguenti strategie d’azione. Vediamole insieme:

1) NON FARTI PRENDERE DAL PANICO: si è una parola! Anche se può sembrarti un’ovvietà, è senza dubbio la prima cosa che devi fare. Relativizza l’ansia da prestazione e “l’ostacolo” che devi affrontare. Valutalo, facci amicizia ed esaminalo da vicino. Ti renderai conto che è una prova come le altre e che non è mai morto nessuno sostenendo un esame all’Università. Armati di coraggio, studia in modo diligente e focalizzati su tutti gli aspetti positivi legati al tuo percorso di studio, come ad esempio le motivazioni che ti hanno spinto ad iscriverti all’Università o gli obiettivi futuri che ti sei prefissato/a a livello professionale.
Quindi calma, respiri profondi e vai avanti;

2) FREQUENTA GRUPPI STUDIO: si car* studenti e studentesse, uno dei modi che vi aiuterà ad abbassare l’ansia è la frequentazione di gruppi studio organizzati e strutturati. Sapete perché è così importante soprattutto nelle primissime fasi universitarie? 1) Vi farà conoscere persone nella vostra identica situazione; 2) vi aiuterà a relativizzare il contenuto ansiogeno che riversate nell’esame; 3) vi stimolerà il senso di cooperazione  mettendovi in gioco con altre persone; 4) vi aiuterà a capire affondo alcuni concetti che non avevate del tutto appreso; e infine 5) vi guiderà allo sviluppo del senso di autoefficacia.
Il lavoro in gruppo, inoltre, aiuta sia a suddividere i materiali e i concetti da apprendere, sia a progredire nello studio con metodo e velocità. L’aspetto più importante è riuscire ad entrare in sintonia con tutti i suoi componenti così che si sviluppi affiatamento e senso di propensione;

3) NON ASCOLTARE GLI ALTRI: passaggio assai difficile ma per certi versi Darwiniano. Questo sta a significare che NON DEVI ASSOLUTAMENTE ascoltare ansie e paure delle persone vicino a te. Ciò non significa alzare muri evitando il contatto, sia chiaro, bensì non farsene sopraffare avendo stampato in mente che ogni persona ha un proprio baglio emotivo e una diversa attitudine alle sfide da affrontare.
Lo stesso vale anche per i commenti riguardanti il metodo di studio. Ogni metodo è diverso e personale, e cambia da studente a studente. Non è detto che se tu sottolinei e il tuo collega no, sei tu nel giusto, magari lui apprende in maniera diversa. Perciò focus su di te, ma rispettando anche gli altri;

4) CHECK DEGLI ARGOMENTI: questa fase si può svolgere sia in gruppo sia in autonomia. Per capire come saranno gli esami e i concetti richiesti, una cosa che si può fare è raccogliere le domande che solitamente vengono poste. Queste domande non rappresenteranno la fonte principale di studio ma una base su cui partire e comprendere, a grandi linee, come potrebbe svolgersi l’esame e su quali argomenti concentrarsi di più. Successivamente cimentatevi in qualche simulazione tra di voi interrogandovi (se orale) strutturando un compito (se scritto) così da iniziare ad avere dimestichezza con gli argomenti, e allenare le competenze di elaborazione e reiterazione delle informazioni, elementi utili per quando si sosterrà l’esame;

5) AFFRONTA L’OSTACOLO: eccoci arrivati al momento tanto atteso e temuto: l’esame! Ora non ti resta che affrontarlo con il massimo della concentrazione. Vacci con le persone con cui hai studiato per abbassare i livelli di ansia oppure, se in solitudine, cerca di non parlare troppo degli argomenti con altri colleghi e colleghe perché potresti caricarti d’ansia e rischiare di non affrontarlo con il mood giusto. Focus su di te, sulla tua preparazione e sul tuo momento. Se hai studiato con diligenza e costanza vedrai che andrà benissimo;

6) RICARICA IL SENSO DÌ AUTOEFFICACIA: siamo arrivati all’ultimo punto. Una volta sostenuto l’esame svilupperai un forte senso si autoefficacia che ti aiuterà a preparare i prossimi con lo spirito giusto e la carica adeguata per andare spedito/a. Cavalca l’onda di questo successo per migliorarti senza commettere l’errore di “adagiarsi sugli allori” e impegnati al massimo per il prossimo esame da preparare.

DOPO TUTTI I #6 PUNTI, RIALLACCIA LE CINTURE E RIPARTI DA CAPO!!
Se ti senti più sicur* puoi cimentarti anche nello studio in solitudine e confrontarti a fine preparazione (o in itinere) con altri colleghi e colleghe, oppure, se ti sei trovat* bene in gruppo puoi ricominciare con lo stesso o cambiarlo e studiare con altre persone. La cosa più importante di tutte è che il modo di studiare gli esami cambia in base alla materia, al materiale da apprendere e alla tipologia della prova. Flessibilità, costanza e diligenza saranno le tue parole chiave.

In conclusione, possiamo affermare che il superamento del primo esame universitario aiuterà a sviluppare un forte senso di autoefficacia e autostima, due elementi essenziali per affrontare al meglio il percorso accademico. Anche il non passarlo ha i suoi effetti positivi, perché ti porterà ad analizzare cosa hai fatto per fare meglio, valutare il tuo metodo di studio per migliorarlo e implementarlo, relativizzare il tuo approccio spingendoti ad essere più presente e costante, e infine, a maturare.

IN BOCCA AL LUPO!!