Il Leader è la figura che guida il gruppo di lavoro verso il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Non è sinonimo di Capo (persona asimmetrica che fornisce ordini dall’alto) bensì è una persona che lavora in prima linea con il suo team, che si sporca le mani con lui e dà il buon esempio. È più da intendersi come un alleato che come un’antagonista.
Nello specifico: dà il buon esempio al suo gruppo di lavoro, fornisce spiegazioni, ascolta e da supporto; non si impone; divide equamente le task senza creare disuguaglianze e tende a spiegare in modo dettagliato compiti, ruoli e mansioni. Lavora per rendere il suo Team efficace ed efficiente guidandolo costantemente verso il raggiungimento della meta.
Ma quale stile di Leadership utilizzare per essere una
buona guida del proprio Team?
Di seguito i 4 stili più conosciuti e che possono darvi
una guida sull’individuazione di quello più funzionale e adatto a voi.
1) AUTORITARIO
È il Leader che impone gli ordini dall’alto e che viene percepito
come tiranno e con cui difficilmente si può parlare. Sebbene molte persone
pensino sia la miglior strategia per far camminare il proprio team, in realtà rappresenta forse uno dei peggiori
modi di lavorare per almeno 7 ragioni: 1) il clima
organizzativo sarà ostile con relazioni aziendali poco piacevoli e non
costruttive, poiché tutto guidato dall’ansia e il timore di sbagliare; 2)
gli obiettivi saranno caricati di alte aspettative e altrettanta ansia da
prestazione per un’eventuale non raggiungimento; 3) le
cose da fare si, potranno anche essere
chiare, ma anch’esse caricate di ansia da prestazione; 4)
ci sarà alta probabilità di conflitti lavorativi; 5)
lavoratori e lavoratrici potrebbero essere soggetti a stress lavoro-correlato;
6) la produttività verrà meno perché non ci sarà né costanza
né (come anticipato) un clima organizzativo positivo; e 7) la comunicazione sarà scadente. In linea di massima
rappresenta uno stile che alla lunga potrebbe risultare nocivo sia per le
persone che per l’organizzazione in generale;
2) DEMOCRATICO/AUTOREVOLE
È il Leader che spiega le cose da fare e fornisce feedback costanti.
Questa figura di Leadership riesce ad interagire con tutte le persone del
proprio Team poiché in grado di sintonizzarsi con loro e di ascoltare il punto di vista di ogni persona che fa parte del gruppo. Se il precedente nel prendere decisioni non
interpellava nessuno, questo Leader invece vuole sentire anche il parere di coloro con cui lavora quotdianamente. Gli effetti
positivi di questo stile possono essere riconducibili ai seguenti: 1)
clima positivo; 2) relazioni efficaci; 3) chiarezza di ruoli,
obiettivi e mansioni; 4) scarsa insorgenza di conflitti lavorativi; 5)
buona produttività con alte performance lavorative; e 6) comunicazione efficace in tutti i livelli dell’organizzazione. È sicuramente da intendersi come uno
dei migliori modi per guidare un Team;
3) LAISSEZ FAIRE
È il Leader che lascia totalmente carta bianca al Team. È uno stile che,
come suggerisce la definizione in francese “lascia fare agli altri”, porta le persone del gruppo ad essere in balia di sé stesse senza comprendere né quali siano
gli obiettivi da raggiungere, né a quali ruoli, compiti e mansioni adempiere. Uno
stile che può portare allo sfaldamento dell’organizzazione perché senza una figura in grado di guidare il gruppo di lavoro, l'Azienda non avrà ragion d’essere;
4) AFFLILIATIVO
È il Leader che si sente parte integrante della squadra e lavora insieme
a lei. Il suo essere partecipe al 100% porta questo stile di Leadership a fungere da ottima guida del gruppo e ad essere il primo nel mettersi in gioco e sporcarsi le
mani dando il buon esempio. Uno stile che comporta gli stessi effetti positivi di quello Democratico in
quanto anche con questo la vita organizzativa sarà positiva, le mansioni e gli obiettivi chiari
e le relazioni funzionali.
Come possiamo vedere, gli stili in grado di
fornire una guida del gruppo efficace sono quelli DEMOCRATICO
e AFFILIATIVO, i quali consentono appunto di creare un buon clima
organizzativo, mettere in luce mansioni, ruoli e obiettivi, e creare le basi
per una buona riuscita aziendale.
N.B. Non significa che bisogna posizionarsi su uno o sull’altro, sarebbe bene orientarsi su entrambi tenendo presente questi ulteriori elementi chiave:
- LA SITUAZIONE: lo stile può modificarsi e adeguarsi a specifiche situazioni aziendali e portare il Leader ad assumere determinati comportamenti e azioni;
- IL CONTESTO: anche il luogo di lavoro può influenzare lo stile e i comportamenti del Leader, ad esempio le carte in tavola cambiano nel momento in cui si lavora in smart working e le relazioni da fisiche divengono virtuali;
- LE PERSONE: infine, anche la tipologia di persone con cui si interagisce può apportare modifiche allo stile di Leadership assunto.
In conclusione, possiamo affermare che il/la Leader deve creare le basi per un buon gioco di squadra e lavorare con criterio e buon senso. Buon lavoro!