PROFESSIONE PSICOLOGO: OPPORTUNITÀ O UTOPIA?


Orientarsi allo svolgimento della Libera Professione, soprattutto nel campo della Psicologia, non è impresa semplice. Spesso si commette l'errore di "copiare" gli altr* professionist* o di immettere nel mercato servizi poco chiari o non affini ai clienti target.





Bisogna lavorare sodo e molto approfonditamente per comprendere cosa si può offrire, come farlo e a chi destinare i propri servizi. Se non si hanno chiari questi tre aspetti fondamentali, difficilmente si avranno possibilità successo e di offrire ai clienti ciò di cui hanno realmente bisogno.

Di seguito alcuni spunti di riflessione utili a compiere i primi passi:


1) IDENTIFICATE I VOSTRI CLIENTI TARGET
Con questo preliminare passaggio si avrà la possibilità di intercettare e identificare le persone con cui parlare. Si potranno presenziare i canali social, costruire un efficace sito web e creare una buona immagine professionale. Senza capire a chi ci si sta rivolgendo si rischierà di aprire “come uno dei tanti” anonimi e che nessun nota, recarsi in studio senza ricevere richieste da parte di clienti, o sforzarsi facendo le cose sbagliate. Il tempo è denaro è va investito in modo impeccabile soprattutto nel momento in cui si vuole intraprendere la libera professione. Le strade da percorrere possono essere due:
  • Autoanalisi (costi in tempo): si può partire dal proprio indirizzo di specializzazione con riferimento ai servizi che si possono offrire e a quale utenza (adolescenti, bambini, adulti, famiglie, coppie, lavoratori e lavoratrici) e iniziare a muovere i primi passi con una pagina social che contenga periodicamente articoli e approfondimenti legati alla disciplina. Contenuti da controllare periodicamente per comprenderne visualizzazioni, condivisioni e tipologia di reale utenza che vi interagisce, e modificarli costantemente in relazione a quanto emerge. Processo lungo ma allo stesso tempo istruttivo e di grande aiuto.
  • Analisi Marketing (costi economici): in tal caso ci si può rivolgere ad esperti di Marketing in grado di fornirvi consulenze specifiche e mirate di branding, contenuti e big data. Tutti elementi che vi aiuteranno ad inquadrare ancora meglio il vostro profilo professionale e la vostra immissione/posizionamento nel mercato del lavoro; 
2) IMPARATE A CONOSCERLI E CAPIRNE LE RICHIESTE
Una volta individuati i clienti target non ci si può dedicare alla sola trasmissione di contenuti online (non tutti hanno internet) ma creare anche e soprattutto, delle situazioni di scambio fisico dove interagire con loro. Ad esempio si può valutare la partecipazione a manifestazioni come “Le Settimane del Benessere Psicologico”, “Giornate della Psicologia”, “Studi Aperti” ecc. occasioni che permettono alle persone di entrare in contatto con il mondo della Psicologia e a voi di parlare con loro. Queste manifestazioni vi permetteranno (a costo zero) di entrare in relazione con i vostri clienti target e conoscerne esigenze, richieste e informazioni generali. N.B. Non importa se poi dopo la giornata “gratuita” non proseguono con un percorso, voi prendete queste occasioni come importantissimi momenti di apprendimento e di raccolta di informazioni. Non solo, tali occasioni vi permetteranno anche di capire cosa organizzare nel vostro studio o in collaborazione con altr* professionist*: percorsi, cicli di incontri, sportelli di ascolto e accoglienza, spazi di confronto ecc.
Senza parlare con i vostri clienti target non crescerete professionalmente;

3) EVITATE DI COPIARE COLLEGHI E COLLEGHE
Molt* Professionisti e Professioniste che si affacciano al mondo della Libera Professione credono che copiando altr* collegh* abbiano la strada spianata e possano lavorare a sforzo zero, sbagliato! Non solo pecchereste di scorrettezza professionale, ma rischiereste anche di proporre qualcosa che già esiste e di cui le persone già usufruiscono.
Si può ovviamente trarre ispirazione del lavoro altrui, ma è altrettanto importante impegnarsi, lavorare e studiare per creare qualcosa di nuovo, utile e personalizzato;

4) STRUTTURATE BENE I VOSTRI SERVIZI
I servizi offerti devono essere basati due punti cardine fondamentali:
  • legati principalmente a cosa sapete fare (studiando e lavorando per migliorarvi e offrire sempre cose nuove) e che siano chiari, coerenti e fruibili,
  • strettamente connessi ai clienti target.
I Servizi rappresentano il vostro bigliettino da visita professionale per cui presentatene un ventaglio che sia chiaro e coerente. N.B. Evitate di utilizzare termini troppo complessi o spiegazioni complicate ed eccessivamente lunghe, non siete più all’Università ma nel mondo esterno, e quando scrivete/parlate fatte in modo che vi capiscano tutt* a prescindere dal background formativo, ciò non significa banalizzare, bensì risultare chiari agli occhi dei clienti.
Inoltre riflettete anche sul numero di servizi da proporre. Prevederne un numero eccessivo potrebbe essere controproducente. Proviamo a creare una semplice similitudine, se andate in pizzeria e trovate un elenco di 20 pizze, quanto tempo impiegate per scegliere la pizza? In quanto tempo vi annoiate dal numero infinito di ingredienti e optate per quella che già conoscete? Ecco, anche con i servizi (sebbene l’esempio culinario) potrebbe verificarsi la stessa resistenza da parte dei clienti. In questi casi potete organizzare i Servizi in cluster di appartenenza così da circoscrivere il più possibile quanto offrite;

5) NETWORKING
L’Unione fa la forza! Fare reti con colleghi e colleghe è il pane quotidiano della Psicologia. Questo consentirà di creare situazioni di confronto, imparare nuove nozioni e far nascere nuovi progetti.
Quindi osate, conoscete nuove persone in campo professionale, partecipate a meeting, aperitivi professionali e conferenze. Stando nelle quattro mura del vostro “studietto” rischiereste di rimanere in stagnazione senza fare strada.
N.B. Per un confronto proficuo e progetti particolareggiati, sarebbe più produttivo creare sinergie con Professionist* appartenenti ad orientamenti teorici diversi dal vostro.

Concludendo, possiamo affermare che la Libera Professione è un mondo complesso e per certi versi anche difficile da gestire. Ma se cambiamo atteggiamento e lavoriamo senza avere paura di colleghi e colleghe, facciamo network e ci mettiamo in discussione in nuovi progetti e altre attività professionali, si trasformerà in un’ottima opportunità!

Buon Lavoro!