WORK LIFE BALANCE: STRATEGIE PER MANTENERE UN BUON EQUILIBRIO LAVORO/FAMIGLIA


L’esigenza di mantenere un equilibrio tra la vita professionale e quella privata è un obiettivo che lavoratori e lavoratrici ambiscono a raggiungere. Tale esigenza è ricercata per i seguenti fattori:
  • Maggiore quota femminile nel mondo del lavoro;
  • Coppie in cui entrambi i partner lavorano (a prescindere dal loro orientamento sessuale);
  • Lo smartworking che in questi ultimi anni ha notevolmente inciso sulle due sfere (privato e lavoro si sono mescolati);
  • La forte tecnologizzazione che porta ad avere “il lavoro” sempre a disposizione: cellulare, mail, WhatsApp di lavoro.
La relazione tra le due sfere coinvolte è da sempre bidirezionale.
LAVORO - FAMIGLIA: i ruoli e le richieste provenienti dal lavoro incidono nelle dinamiche famigliari;
FAMIGLIA - LAVORO: quando invece sono le richieste della famiglia a incidere negativamente sul lavoro.

Inoltre, tale relazione può essere asimmetrica quando è il lavoro ad interferire maggiormente nelle dinamiche famigliari e non viceversa, oppure, reciproca quando entrambe le sfere si influenzano reciprocamente.

Un ottimo alleato per mantenere un buon equilibrio è la Matrice di Eisenhower



Tale matrice si compone di 4 quadranti:

  1. PRIMO QUADRANTE
    Questo quadrante è quello delle attività importanti e urgenti. Al suo interno vengono inserite le cose da svolgere per prime, che possono essere di vario genere, ad esempio, progetti con scadenze prefissate; collaborazioni da concludere; visite mediche (calendarizzate o improvvise); problemi o anche crisi.
    N.B. Vivere perennemente in ottemperanza delle attività presenti in questo quadrante non giova alla salute andando incontro a forte stress. Occorre si, prestare attenzione a queste attività, ma senza venirne sopraffatti/e.

  2. SECONDO QUADRANTE
    Questo è il quadrante delle attività importanti ma non urgenti. Si tratta di attività che permettono di raggiungere i propri obiettivi; pianificare e gestire progetti; lavorare al pc; partecipare a corsi di aggiornamento o workshop; curare le relazioni famigliari; fare la spesa e coltivare relazioni di lavoro. Le attività presenti in tale quadrante sono molto importanti perché permettono di arricchire le proprie giornate rendendole stimolanti e produttive.
    N.B. Solitamente è un quadrante “non troppo carico” perché non ritenuto fondamentale come il precedente.

  3. TERZO QUADRANTE
    Questo è il quadrante è delle attività non importanti ma urgenti. Talvolta rinominato anche "quadrante dell’inganno" perché il suo contenuto può appesantire ciò che è realmente importante facendo perdere tempo prezioso. Qui rientrano telefonate; mail; eventuali interruzioni; riunioni; meeting; incontri; o uscite dell'ultimo momento.
    N.B. Alcune di queste attività sarebbe meglio delegarle.

  4. QUARTO QUADRANTE
    Questo è il quadrante delle attività non importanti e non urgenti. Si tratta di tempo “sprecato” e vi rientrano passatempi; uscite eccessive; telefonate improvvise o troppo lunghe. Al suo interno troviamo tutto ciò che può incidere negativamente sul grado di attenzione.
    N.B. Sono attività poco responsabili che possono far perdere il flusso produttivo.

Cosa fare?

Tutte le attività hanno un proprio ciclo di vita, nascono, si affrontano e vengono portate a termine. L’aspetto da tenere a mente è che spesso la nostra attenzione è rivolta al primo quadrante (le urgenze) portando a non prestare attenzione a tutto il resto. Inoltre, le attività nascono nel secondo quadrante e solo dopo passano al primo, e quando non gestiamo efficacemente il tempo a disposizione, entriamo in Burnout.
Il secondo problema è determinato dal terzo quadrante che potrebbe togliere del tempo importante alle reali urgenze. Per arginare tale sconveniente, alcune delle sue attività andrebbero delegate.

Cosa evitare?

Non ci si deve focalizzare su una sfera a discapito dell’altra, lavoro e famiglia devono coesistere senza influenzarsi negativamente. Spesso capita che nella Matrice di Eisenhower vengano inserite solo ed esclusivamente le attività lavorative e non quelle famigliari. In realtà si dovrebbe inserire tutto (famiglia/lavoro) per avere la “reale” possibilità di gestire al meglio l’equilibrio. Il focus esclusivo su una o sull'altra sfera, genera stress!


E tu, come gestisci l’equilibrio lavoro famiglia?