COMUNICAZIONE EFFICACE E "ASCOLTO ATTIVO"

La Comunicazione rappresenta il sale delle interazioni umane, l'elemento che ci consente di esprimere i pensieri, parlare e scambiare informazioni con le altre persone qualsiasi sia il contesto in cui ci troviamo: scuola, lavoro, famiglia o amici.

Quello che rende la comunicazione efficace è la “corretta trasmissione di un messaggio” dal mittente, la persona che lo invia e che dunque innesca il processo comunicativo, al ricevente, la persona che appunto lo riceve. Perché ciò avvenga, oltre a focalizzare l’attenzione sulla completezza e coerenza del messaggio e i canali di trasmissione e di ricezione, è importante anche avvalersi dell’Ascolto Attivo.
 

Cosa significa Ascolto Attivo e perché è così importante nella comunicazione?
Vediamone insieme le caratteristiche:


1) ACCOGLIERE L’ALTRA PERSONA
Uno degli elementi che determina una comunicazione efficace è l’atto di ascoltare il punto di vista della persona con cui comunichiamo anche se diverso dal nostro, e porci nelle condizioni di comprenderlo e accoglierlo. Quando entriamo in interazione con il nostro interlocutore non sempre siamo sullo stesso livello e bisogna lavorare perché ciò avvenga. Più ascolto e accolgo, più il messaggio arriverà a destinazione e più la comunicazione potrà definirsi efficace; inoltre, è proprio dai punti di vista differenti dai nostri che traiamo insegnamento;

2) PORRE LA GIUSTA ATTENZIONE AL LINGUAGGIO DEL CORPO
Quando comunichiamo con l’altra persona, è necessario guardarla mantenendo attivo il contatto visivo, annuendo e chiedendo informazioni in più se non capiamo alcuni passaggi o alcune informazioni basilari del messaggio. L’obiettivo è quello di sintonizzarsi con l’altra persona e riuscire ad avere una conversazione/scambio congruente, ossia, dove ciò che dico con le parole corrisponde a ciò che trasmetto con il corpo (tono, velocità eloquio, pause, postura, contatto visivo e gesti);

3) TURNI DI PAROLA TRA I PARLANTI
Quando si comunica non bisogna pensare a come ribattere nel momento in cui si sta ancora parlando. L’altra persona deve avere il tempo di esprimersi correttamente e riportare il messaggio in modo completo e dettagliato, e solo dopo aver appreso e riflettuto su quanto ricevuto possiamo rispondere in modo altrettanto adeguato. Questo si traduce nei “turni di parola” e più questi saranno chiari e rispettati, più la comunicazione sarà efficace;

4) RISPETTO RECIPROCO
Rispettarsi nell’atto comunicativo significa ascoltare chi parla e rispondere con toni educati e gentili cercando di entrare in stretta relazione con lei. Più mi sintonizzo più comprendo. Questa attenzione alle parole e ai toni giusti cambia da contesto a contesto ed è bene riuscire ad instaurare un flusso comunicativo funzionale, soprattutto nel momento in cui si parla di lavoro dove le comunicazioni oltre ad essere chiare e attinenti al contesto, dovranno essere coerenti anche ai ruoli professionali di ciascuna risorsa;

5) PAROLA CHIAVE: “EMPATIA”
Utilizzare l’empatia permette di metterci nei panni dell’altra persona e connetterci in modo funzionale ed emotivo sia al messaggio sia al contesto. Questo modo di relazione consente, da un lato una corretta trasmissione del messaggio, e dall’altro la possibilità di evitare incomprensioni e conflitti. La relazione, se ben gestita, crea le basi per una comunicazione efficace;

6) UN’ESSENZIALE ASSENZA DI GIUDIZIO
Infine, collegato al punto precedente, troviamo il “non giudicare” prima che l’altra persona abbia finito di parlare e lasciare, a lei il tempo di esprimersi e a noi di capire a fondo il messaggio ricevuto. Il giudizio ha spesso un’accezione negativa che porta a conflitti e incomprensioni, e l’empatia in questo ci aiuta a stabilire una relazione autentica con l'interlocutore.

Concludendo, l’Ascolto Attivo è molto importante perché consente di evitare i conflitti o gestirli in modo positivo, produrre flussi comunicativi funzionali (soprattutto nei contesti lavorativi), creare le basi per un buon lavoro di squadra, e gestire efficacemente le relazioni umane.