COME STRUTTURARE UN PERCORSO DI ORIENTAMENTO (Guida pratica per Operatori e Operatrici)

 

L’Orientamento è una disciplina che mira ad aiutare le persone a trovare la propria strada formativa o lavorativa, e si focalizza su una specifica tipologia di utenza: studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici e persone inoccupate o disoccupate.

Per definizione, l’Orientamento è una branca della Psicologia del Lavoro che si occupa di erogare servizi di supporto alla scelta prendendo in esame sia i vissuti emotivi delle persone, sia ciò che il contesto sociale di riferimento offre. Ogni utente sarà accompagnato/a alla scelta mediante un percorso personalizzato basato essenzialmente sui due fattori chiave dell’Orientamento: 1) trasmettere informazioni utili; 2) fornire strumenti di autovalutazione e motivazionali. Per ulteriori approfondimenti su definizioni, operatori e tipologia di percorsi (Leggi qui!)

Quello che cercheremo di fare oggi, sarà fornire una guida pratica su come attivare un percorso di Orientamento rivolto a utenti che sono alla ricerca di un lavoro. Le domande da cui partire per impostare un percorso consulenziale - mirato e personalizzato - sono le seguenti:

  • Quali competenze hai maturato durante gli studi?
    I percorsi di studio non sono da intendersi solo ed esclusivamente come trasmissione di conoscenze e nozioni, ma anche come percorsi che agevolano lo sviluppo di competenze personali e relazionali molto importanti nel mondo del lavoro;
  • Quali competenze hai acquisito all'interno della tua famiglia?
    Anche in famiglia possono essere apprese competenze personali e tecniche, ad esempio, avendo lavorato in qualche attività di famiglia;
  • Quali competenze e abilità hai acquisito attraverso hobby, attività extra-scolastiche (ad esempio scout) e interessi personali?
    Anche in questo caso coltivare le proprie passioni può portare allo sviluppo di competenze spendibili nel mondo del lavoro (personali e tecniche);
  • Quali competenze/abilità hai acquisito attraverso precedenti esperienze lavorative, anche di tipo occasionale o brevi?
    Da non sottovalutare nemmeno le esperienze di lavoro occasionali o brevi, perché racchiudono un'ulteriore fonte di informazioni importanti per il lavoro;
  • Quali competenze/abilità ritieni di poter apprendere più facilmente e con maggiore interesse?
    L'analisi delle proprie aspettative, esigenze e comportamenti, aiuta l’utente a darsi un valore, valutare cosa può e non può accettare e capire quanto vale;
  • Quali comportamenti ritieni di poter adottare con maggiore facilità e perché?
    In questo caso si cerca di guidare l’utente ad intraprendere un percorso di autoanalisi rispetto ai propri comportamenti, atteggiamenti e pensieri, così che inizi a ragionare in termini di costi e benefici;
  • Quali vincoli pensi di avere al momento?
    Con questa domanda Operatori/Operatrici, cercano di innescare nell’utente un pensiero autocritico, lo aiutano a capire le reali opportunità e sviluppare problem solving;
  • Quali, invece, le opportunità che puoi cogliere?
    Idem come la precedente.

Quello che caratterizza tali domande è che bisogna accompagnare l’utente a immaginarsi come “un prodotto da vendere” e ragionare in termini di risorse necessarie per il mondo del lavoro.

N.B. Ciascun percorso di Orientamento è unico e personalizzato e l’elenco delle domande sopraindicate, rappresenta un canovaccio su cui basarsi per elaborare una consulenza strutturata e affine alle richieste dell’utente.

Buon lavoro!